Comiket95 – Guida intergalattica per autolesionisti

Buongiorno amici e ben ritrovati dopo qualche mese a un nuovo articolo consigli comiket!

L’ultimo periodo è stato un po’ troppo incostante, come buon proposito per l’anno nuovo mi impegnerò a scrivere qualche articolo in più, almeno per far capire a voi lettori che non siamo morti. Tornando a noi, il nocciolo della questione è che fra qualche giorno riapre il Comic Market nella sua novantacinquesima incarnazione e voi vorrete sapere se c’è qualche doujinshi su cui valga la pena spendere la vostra preziosa pecunia, non è forse così? Beh, cercheremo di darvi anche questa volta una risposta.

Non vi inondo con le solite lamentele su quanti milioni spenderò invano anche questa volta, perché molto probabilmente ne spenderò davvero pochi, essendomi buttato su altre spese –  leggasi “videogiochi” – nei mesi passati in maniera piuttosto incisiva.

Prima di passere al listone mi preme annunciarvi che questo comiket sarà l’ultimo del periodo Heisei (se non conoscete la storia giapponese wikipedia è vostra amica) visto che ad Aprile abdicherà l’imperatore Akihito e si entrerà in nuova “epoca” con l’avvento del suo successore. Per questo motivo si (chi, di preciso, non lo so) è pensato di celebrare con un artbook alquanto massiccio questo trentennio, radunando numerosi artisti che hanno contribuito più o meno incisivamente alla scena amatoriale nipponica. Tale libro si chiama Heisei Doujin Monogatari ed è un ottimo punto di partenza per chi voglia avere un panoramica abbastanza completa sulla moltitudine di persone che contribuiscono ad arricchire ogni sei mesi questo settore. Una specie di “Best of” che magari vi potrebbe guidare verso nuove scoperte senza dover comprare a scatola chiusa millemila volumetti spendendo molti più soldi.

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Come aperitivo mi va di iniziare subito con ben tre Staff Book. I cosiddetti Otsukaresamabon sono doujinshi creati dai membri dello staff di un determinato prodotto – anime e videogiochi in primis –  per celebrare la fine della messa in onda o della produzione. Ovviamente se non vi è piaciuto l’anime non lo comprerete nemmeno se ci ha lavorato Picasso in persona, a voi la scelta se dar loro una possibilità o meno. Parliamo di Yama no Susume, che con la sua terza serie si riconferma uno prodotto di altissima qualità; SSSS.Gridman, l’ultimo lavoro di Studio Trigger, da cui dopo Darling personalmente non mi aspettavo proprio nulla e invece mi ha stravolto; infine Kageki Shoujo – Revue Starlight, anime con tinte ikuhariane che ha fatto molto parlare di sé. Ognuno lo troverete sotto il circolo del rispettivo studio, sono generalmente in bianco e nero e contengono una cinquantina di illustrazioni, ringraziamenti vari e a volte qualche intervista.

Proseguiamo ora con i piatti forti che tutti aspettavate (o almeno così mi piace sperare).

Cemetery Hills non porta molta carne al fuoco questo giro, e per fortuna direi, Imaishi e co. ci propongono la seconda parte di “The Art of Dif” ossia la raccolta di bozzetti e illustrazioni per Daling in the FRANXX, più varie ristampe delle uscite di agosto (tranne lo sketchbook di Nishigori).

Sempre rimanendo in tema Darling in the FRANXX escono per il circolo Goriponarium ben due volumoni. Il primo è Step XX Step Kantoku no Oshigoto: una raccolta di bozze, ma penso anche altro materiale, del regista Atsushi Nishigori. Masayoshi Tanaka invece pubblica ben 700 pagine divise in due volumi XX e XY di keyframe correti e illustrazioni varie (verranno venduti assieme in un box, non sono due volumi singoli). Io personalmente non è che vada matto per Darling, anzi, mi ha abbastanza deluso, ma vedere tutto ‘sto materiale pubblicato mi rende felice per i fan, quindi mi preme menzionarlo.

Il circolo Megumi continua a sfornare pubblicazioni. Quello che sembrava – almeno a me – una circolo creato solo per l’uscita sporadica del book su Shelter segue la linea degli albi di qualità. Oltre a un Staff book per Idolmaster side M entra con prepotenza un keyframe collection di Megumi Kouno. Quest’ultimo ha la dicitura volume 1, quindi probabilmente ne seguiranno altri. Occasione davvero ghiotta per i fan della talentuosa animatrice.

Rimaniamo in tema animazione con un carinissimo keyframe collection sulla opening di Princess Principal. Akiya Yukie pare proprio avere a cuore la serie, e dopo lo strabiliante staff book presentato due edizioni fa torna sotto il circolo 0.3hz con questo volume. Mi auguro sia un parapara manga, ma so che verrò tradito. Oltre a questo rilascerà anche un suo sketchbook, data la sua immensa bravura credo valga la pena tenere d’occhio anche quest’ultimo.

Altre uscite degne di nota, ma meno importanti per quanto riguarda i miei gusti, sono sicuramente il keyframe collection di Jun’ichi Hayama, animatore di lunga data che finora aveva rilasciato solo (per modo di dire, visto che sono bellissimi) artbook. Per Superyoung abbiamo una seconda raccolta di keyframe targata Keisuke Kobayashi, senza però un tema specifico come il precedente su Eromanga.

Come fanbook di illustrazioni non ho notato nulla di stravagante che non abbia già menzionato già nei vecchi articoli, inutile ripetere i soliti nomi ma sappiate che ognuno porterà quasi sicuramente qualcosa. Particolare menzione al nuovo book di Saito Kengo questa volta a tema Gridman, perché la sua Rikka è qualcosa di illegale, ma sicuramente andrà esauritissimo anche se è un misero formato A5.

Dal buon vecchio Sorakara è tutto, passo la palla al collega Humpty.


 

Amici, voi avete visto.
Siete stati testimoni.
Io c’ho provato.

Ho tentato nei limiti del possibile di sviare dalle pubblicazioni più blasonate e conosciute, non per fregiarmi di qualche nomea o titoli da radical-chic, quanto più perché per interesse personale mi piace “scavare” nei vari settori che mi appassionano e vedere cosa hanno da offrire a 360 gradi!

Questa volontà, questa forza, questo impeto, si scontra però con l’evidenza dei fatti: per quanto io mi appunti autori “meno conosciuti” e cerchi di dare loro risalto recuperando qualche opera e visionandola, la barriera dell’acquisto fisico è ormai troppo alta per me [un discorso che ho già fatto più volte]. Me ne ero già lamentato durante le fiere precedenti: pur setacciando i vari lidi di rivendita, pur seguendo gli autori e sperando in qualche e-commerce, finisco sempre a mani vuote: alcuni titoli raggiungono cifre astronomiche, altri non compaiono proprio da nessun rivenditore.

Quindi ora le cose sono due: o in qualche modo (vinco alla lotteria, eredità di parente sconosciuto, VVEE) riesco a recarmi fisicamente in Giappone per gli acquisti, oppure mi vedrò costretto ogni volta a mordermi le labbra gonfio di rimpianti e disappunto.
Mi è dunque impossibile continuare sulla strada tracciata, almeno in quanto buyfag. È una realtà fin troppo chiara, ormai.

Decido quindi, per queste liste acquisti, di tornare a nomi più familiari e conosciuti. Scelgo autori che ho già visto approdare sui vari e-shop, così da garantirmi quantomeno un margine per quanto riguarda i possibili recuperi. Molti artisti vi suoneranno familiari, forse ne rimarrete delusi. Fidatevi, dispiace anche a me, ma funziona così. Urlare la propria disperazione al vuoto può essere liberatorio, ma a conti fatti non risolviamo il problema. Meglio quindi riassestare l’orbita, inquadrare un panorama diverso e farsi i calcoli di conseguenza.

Voglio, in maniera vagamente arrogante, pensare che siate stati in grado di scoprire questo o quell’artista grazie ai miei consigli e che quindi ora siate più autonomi nella ricerca delle pubblicazioni amatoriali. Se siete cresciuti, come mi auguro, insieme a noi del bakugai, avrete forse imparato a camminare sulle vostre gambe! Questo sarebbe davvero meraviglioso. Il bakugai si è sempre prospettato come un portale informativo, non un circolo di esperti che in maniera autoreferenziale fa roteare discussioni chiuse al pubblico. Se siete diventati abbastanza grandi e maturi, volate liberi! Questa rubrica, almeno da parte mia, non vi è più necessaria.

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Mi sono concesso questa prolissa parentesi “autobiografica” un po’ per dimostrare che:

  1. Anche se non ho pubblicato articoli non sono morto.
  2. La mia passione per le doujinshi è stata piegata dalla vita, ma non è svanita.

Questa wishlist sarà dunque un semplice blocco appunti, un memorandum personale in cui elenco ciò che mi piace, popolare o meno che sia. Se conoscete gli autori, magari vi siete persi l’annuncio di questa o quella pubblicazione, quindi potrebbe comunque risultare utile. In caso contrario, beh, penso di essermi spiegato a sufficienza. Have fun!

  1. Kogecha – “TAKE ON ME”: nelle ultime fiere il mio amatissimo kogecha ha, per motivi personali a me sconosciuti, alzato un po’ il tiro. Il rapporto qualità prezzo si stava facendo più traballante, e questo mi aveva convinto a evitare alcuni recuperi. Per questo C95 però TAKE ON ME conta ben 32 pagine in un classico formato B5 a 1000 yen, più che legittimo direi. Se possibile, da acquistare!
  2. LAM – “SNOW!”: set molto simpatico per la nuova pubblicazione di LAM. Non mi andava, le volte scorse, di recuperare albi singoli perché mi parevano un po’ spogli. Forse questa volta l’ensemble riuscirà a finire tra le mie grinfie?! Il suo stile mi piace molto, la sensazione imperante di “colorazione digitale” non risulta mai blanda e opaca, anzi, sprizza sempre vita ed energia. Incrociamo le dita!
  3. Shouichi – “Shouichi artworks 2014-2018”: B5, 50 paginotte. Le illustrazioni sono lievemente “blande” ma incredibilmente piacevoli alla vista. Non è un male recuperare questo volume come “raccolta”, così da avere un titolo dedicato all’autore. Al momento, non ho nulla di suo!
  4. tarou2 – “Tarou’s kicks Vol.1”: adoro le sue illustrazioni in sneakers, c’è da poco da fare. Speriamo il prezzo di resell non aumenti – non dovrebbe, se non ci ficca dentro illustrazioni specifiche di Darling etc – così da poterlo prendere senza dissanguarsi. Se non lo seguite già su twitter, fatelo assolutamente.
  5. Mika Pikazo&Co. – “VVORLD”: come per LAM, un altro nome di spicco quando si parla di colorazione digitale. Le sue tinte, i riflessi, i dettagli: Pikazo is love. In questa simpatica raccolta sul “mondo virtuale”, la nostra autrice partecipa a una chiamata alle armi con altri pezzi da novanta (più o meno). Il volume potrebbe rivelarsi inaspettatamente divertente, oltre a contare un buon rapporto qualità prezzo: A4, 60 pagine, 2000 yen. Worth it!
  6. Ashima – “Reset”: altro giro altra corsa. Lo stile di ashima, per quanto privo di particolari guizzi artistici o quirk, mi piace molto. È familiare, pacato, senza però risultare noioso. Non ci spenderei i miliardi né recupererei volumi su volumi, però a ogni comiket mi propongo di acquistare un suo volume per poi lasciarlo in disparte, causa priorità bassa. Se questa volta non dovessi riuscire ad affondare gli artigli su un buon numero di titoli spero di poterlo recuperare.
  7. ATMOSPHERE – “REBOOT”: dopo la capatina all’ultimo comitia, la yone, tarou e compagnia bella tornano alla ribalta con il tanto discusso Darling in the FRANXX. Il volume, stavolta, spero sia più libero e meno vincolato alla serie, con tanto di Darling-girls in outfit casual. Sicuramente l’albo di punta all’interno di questa lista, non solo come qualità (si spera) ma anche come prezzo. La pubblicazione probabilmente sfonderà il mandarake, mandandoci tutti sul lastrico. Me, quantomeno.
  8. Mizoguchi Keji – Per il suo circolo “NtyPe” l’illustratore di aobuta ci porta un mini-mini (´;д;`) settei sulla serie, dedicando 24 pagine alle sue eroine. La serie, airata in questa stagione, benché priva della forza e della sagacia di altre sorelle (kazetsuyo, gridman etc.) mi è rimasta impressa, e la deliziosa Mai-san ha scalato le classifiche animate del mio cuore. Tento quindi di mettere le mani sul set, o in alternativa sulla fantastica tapestry in stile bunny-girl, sperando che surfando sul successo della serie il mandarake non spari in orbita il prezzo di rivendita.

Come al solito queste sono semplici speranze che dovranno poi affilare la lama e combattere contro dei prezzi gonfiati all’immaginabile e un portafoglio livido di paura.
Nella cultura buyfag italica si narra di questo episodio: il nostro caro follower Dante, dopo aver completato la sua storica e famosissima serie Light Novel, rimuginava da mesi su chi potesse illustrarla. Essendo un grande appassionato (nonché esperto) di doujinshi, chiamò a raccolta il suo buyfag friend Virgilio così da sfogliare insieme le pagine del mandarake e aste yahoo per recuperare volumi dei suoi autori preferiti e vagliarne attentamente le capacità. Fervente di passione, iniziò a filtrare tutti i risultati del comiket, in una delle sue prime edizioni di fine 1200.
Il poveretto, però, si rese conto solo dopo dei pochi fiorini che aveva in tasca. Non sarebbe mai riuscito a pagare il proxy o le spese di spedizione. Proprio in quell’occasione, l’amico Virgilio, sostegno emotivo e animo di diamante, gli diede una gran pacca sulla spacca, consolandolo con le famosi parole “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa“.
Come lo capisco. Brofist per te, amico poeta!

 

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