Hiten – Collection

In lieve ritardo, rieccoci con le pubblicazioni doujinshi! Aspettavo che arrivassero (in un baleno, che fortuna!) le fanzine ordinate dal comitia 124 e comic1 poche settimane fa. Per la serie “pochi ma buoni”, i tre titoli acquistati si sono rivelati assolutamente degni di menzione quindi preparatevi, perché nelle prossime settimane li vedrete scorrere qui sul blog! お楽しみに!

Detto ciò, via col primo artista!
Quest’oggi superiamo le linee di confine nipponiche accogliendo sul blog (forse per la prima volta?) un autore “straniero”. Perché sì, signori miei, per chi non lo sapesse il famoso Hiten è taiwanese. La sua carriera sui ben conosciuti siti-gallery ha inizio nel 2012: il suo primo upload su pixiv ritrae “Eru (Chitanda, la protagonista di Hyouka) che starnutisce” .

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https://www.pixiv.net/member_illust.php?mode=medium&illust_id=27171432

Seguire la produzione dell’autore a livello formale è particolarmente noioso tanto per voi quanto per me. Hiten ha avuto modo di svincolarsi dal puro ambito amatoriale già nel 2014 quando gli è stata affidata la cover per il volume 40 di E☆2 (えつ, etsu). La casa editrice ruota completamente intorno ai concetti di “moe” e “bishojo”, due parole chiave per il nostro taiwanese. L’artista sembra tuttavia puntare più verso il concetto di bishojo (una “bella ragazza”), date le sue doujinshi R-18. In fin dei conti, si sa quanto il moe vada a braccetto con un fondamento di purezza e candore (少女と処女). Lasciando comunque questi approfondimenti ad altri lidi o altre voci è indiscutibile l’attenzione che Hiten rivolge all’universo femminile: i soggetti delle sue illustrazioni sono nella quasi totalità dei casi membri del gentil sesso. Le uniche co-partecipazioni maschili si hanno, da che ho memoria, solo nei suddetti volumi vietati ai minori per… “lavori di manovalanza”. Il feedback da parte del pubblico all’epoca è assolutamente positivo, tanto che le occasioni lavorative si moltiplicano: cover per album denpa, illustrazioni per tapestry limitate a particolari eventi, etc. Altro elemento di non poca importanza è quello sottolineato anche in altri articoli: il mondo delle Light Novel. Sempre nel 2014 esce 世紀末救世主伝説 ―魔王― ~勇者の少女を育てるために、魔王の俺が人間界の世直し始めました~ (La leggenda del Salvatore al finire di un’era – Il Re Demone – ~ per crescere una giovane eroina io, il Re Demone, ridonerò vita al mondo degli esseri umani ~). S-Sempre belli i titoli delle LN n-non trovate? Per quanto possa suonare poco invitante un volume simile, ciò su cui dobbiamo soffermarci è l’illustrazione di copertina targata Hiten. Negli anni a seguire, i romanzetti cartacei occuperanno più di qualche volta l’autore con illustrazioni e immagini d’inserto. Come dicevo poco più sopra, le pubblicazioni sono svariate, quindi vi lascio semplicemente questo link così da poterle approfondire privatamente. Per quanto riguarda il più caro ambito fanzine, Hiten non si può dire esageratamente prolifico: le sole doujinshi R-18 non raggiungono la doppia cifra, mentre le raccolte di illustrazioni all-ages si contano sulle dita di una mano.

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https://www.pixiv.net/member_illust.php?mode=medium&illust_id=56498311

A conti fatti, è ovvio: più un autore riceve commissioni con cui riesce a sbarcare il lunario e far conoscere il proprio nome, meno tempo può a ritagliarsi per le fanzine. I due mondi non sono chiaramente divisi: molti autori affermati provengono dal substrato amatoriale, forti della fama costruita di fiera in fiera. Il percorso vale anche al contrario: molti autori che hanno raggiunto un certo spessore attraverso canali “canonici” (animatori, illustratori), una volta approdati al comiket, fanno il tutto esaurito in pochi millisecondi anche se si tratta di un misero booklet da 8 pagine raffazzonato in fretta e furia. Il discorso è ampio e coinvolge ogni settore dell’otaku-culture: quante utaite sono state assunte per cantare delle opening, quanti autori LN sono partiti dalle pubblicazioni di nicchia?
Basta fare due conti per capire però che il numero di doujinshi rispecchia tutto sommato l’età lavorativa dell’autore: 9 ero-doujinshi, minimo una a comiket vuol dire 4 anni circa. Eccoci tornati al 2014, i calcoli non mentono. Tra kancolle, aikatsu e design originali abbiamo raggiunto il 2018.

Seguo Hiten da tempo via twitter e aspettavo da molto una “raccolta” di illustrazioni. Quando all’undicesima edizione del COMIC 1 l’autore annunciò la pubblicazione di LUNARIA – il suo primo “Illustration book” – il titolo destò il mio interesse. Una volta potuto sbirciare al suo interno, però, questa mongolfiera emotiva andò velocemente a sgonfiarsi: le già pochissime pagine che il volumetto poteva contare erano corredate da approfondimenti/making of et similia. Niente da fare per me.
Tredicesima edizione: Hiten annuncia il secondo “Illustration book”, questa volta conta 36 pagine e raccoglie i design originali realizzati negli ultimi 2 anni sia come cover di doujin che LN che immagini singole. Puntato l’obiettivo, l’ordine è filato liscio come l’olio.
Eccoci qui, dunque, con questo “Collection – Illustration book vol. 2” in cui sono racchiusi gli ultimi 700 giorni dell’autore. Il formato, un tipico spillato A4, rimane per lo standard senza lode o infamia. Tutti possiamo chiedere a gran voce un cartonato da 200 pagine, ma conoscendo lo spettro delle 16 pagine o (diciamolo sottovoce, per timore) il formato A5 direi che l’acquisto è approvato sul piano “materiale”.

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https://www.pixiv.net/member_illust.php?mode=medium&illust_id=68621743

Non priva di un certo ardore ispanico o sudamericano, la protagonista dell’art “Passion” si staglia lungo la copertina in tutta la sua bellezza, ed è proprio lei ad aprire le danze essendo la prima nei “Personal Works”, macrosezione che costituisce la quasi totalità del volume. La gemella, “Commercial Works”, è rilegata in coda con tre pagine contate.
Superata la prima facciata, ecco sfilare un tripudio di tinte morbide e delicate. Tutte le immagini all’interno sono state caricate precedentemente su twitter o su pixiv, quindi non aspettatevi scorci unici e irripetibili!
Il tratto rimane quello tipico di Hiten, con i suoi pro e contro: si sente pesantemente l’utilizzo del digitale che se da un lato permette di avere composizioni pulite e ordinate o filtri evocativi, dall’altro rischia di comprimere la varietà e l’originalità che si nasconde negli errori (o imprecisioni) analogici. Detto ciò, non ci stiamo confrontando con un illustratore alle prime armi: Hiten sa trarre innumerevoli benefici dalla sua strumentazione, giocando con le sfumature, le luci e i diversi pennelli. Alcune opere hanno, anzi, quasi un retrogusto “cartaceo”. Altre volte capita che la spatolata digitale strappi calore, il cuore pulsante di un’opera, facendole risuonare in modo un po’ piatto. Nel complesso, comunque, le illustrazioni di Hiten sono di altissimo livello. L’unico punto che “obiettivamente” si può considerare a sfavore è – come detto sopra – la monotematicità dei soggetti. Le ragazze che l’autore ritrae sembrano pressoché identiche, mancano di personalità e unicità. Traboccano di lascivia, erotismo, simpatia, scherzosità, ingenuità, solitudine, sconforto, sorpresa, ma ognuna vive solo nel tempo in cui la osserviamo, perché una volta sfogliata la pagina torna a essere un volto tra tanti altri.

Che dire, questo volume è assolutamente promosso come già avevo anticipato in apertura. Non mi sono potuto esimere, come al solito, dal muovere qualche giusta critica (“giusta” a mio avviso). Nella speranza di vedere come per il passaggio dal vol.1 al vol.2 artbook sempre più corposi, ne consiglio a chiunque il recupero perché senza scadere nell’eros “più sdoganato”, si riesce ad avere un’ottima panoramica di quello che è, oggi, Hiten.

Titolo originale: Collection
Dimensioni: 297 × 210 × 3 mm
Peso: 180 gr.
Pagine: 36

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