Panty & Stocking with Garterbelt Animation Art Works

Nella canonica attesa che dalla Terra del Sol Levante giungano i nuovi artbook ordinati in casa bakugai, puntiamo il dito alla libreria e vediamo cosa far emergere dal tempo passato.
Il volume di oggi ha una storia buffa: fu uno dei primi artbook “del settore” che recuperai direttamente dalla madrepatria. Quando mi arrivò lo sfogliai e analizzai con grandi aspettative… che vennero incredibilmente deluse. Sigillai il tutto nella canonica pellicola protettiva per poi riporlo sullo scaffale.
Memore di quella delusione amarognola lasciai marcire ogni ricordo ad esso legato. Quando però qualche mese fa l’amico Sorakara venne giustamente a lamentarsi della scarsa qualità del keyframe di Eromanga-sensei, pensai di alleviare la sua tristezza (mal comune mezzo gaudio) con il volume di oggi.
Sorpresa sorpresa, nel momento in cui (a distanza di – boh – due anni? Tre?) sfogliai nuovamente quelle pagine, la mia opinione cambiò diametralmente. Non ho idea del perché lo ritenessi un gengashuu pessimo o che altro, lo dico onestamente. Ricordo però di aver bollato molte parti con “è tutto microscopico, fa schifo”. Che fosse inesperienza o impazienza, ne discuteremo dopo.
Ogni suspence è svanita nel momento in cui avete letto il titolo dell’articolo, ma come da buona educazione presentiamo infine l’ospite di oggi: “Panty & Stocking with Garterbelt Animation Art Works”!

La serie “Panty & Stocking with Garterbelt” (generalmente abbreviata in “PSG”) ha ormai ben otto anni, essendo uscita nel 2010 dal più-o-meno-compianto studio Gainax. Trattandosi della Gainax del 2010, tra le fila degli animatori annoveriamo grandi figure ora “fuggite” alla Trigger quali: Yoh Yoshinari, sushio, Akira Amemiya e via dicendo. Non mancano però altre accoppiate fenomenali quali Atsushi Nishigori e Megumi Kouno. A dire il vero, questa serie vanta un numero incredibile di artisti fenomenali: Hiroyuki Imaishi, Ryo-timo, Terumi Nishii, Mai Yoneyama e chi più ne ha più ne metta.
Un vero tour de force che si riflette intimamente nella traboccante follia di ogni episodio. La serie narra le dis-avventure di due “angeliche” sorelle – Panty e Stocking – nel tentativo di assicurarsi nuovamente un posto in paradiso.
I toni eccessivamente sopra le righe, la colonna sonora di un TeddyLoid magicalmente ispirato e un comparto visivo tra il ridicolo e il fenomenale donano all’anime un suo quid, un valore incredibile che mantiene ancora oggi.

Sperando quindi che – complice la suddetta fama – praticamente tutti i lettori abbiano visto la serie, viriamo sull’artbook odierno. C’è una nota tecnica che vorrei preporre all’analisi contenutistica: come al solito i giapponesi e l’inglese non vanno d’accordo. O per lo meno, solo a metà. Il titolo originale in inglese riporta (e quindi ho deciso di fare altrettanto) la dicitura “Animation art works”. Nella sfumatura che più comunemente abbiamo usato sul blog, gli artwork sono delle immagini/illustrazioni ben diverse dai keyframe. Molti articoli sono infatti elencati come “keyframe collection”. Il volume di oggi in lingua originale riporta la dicitura “アニメーション原画集” (animation gengashuu). Gengashuu, non “artworks”! La scelta può essere forse giustificata dalle prime 15 pagine, che riportano effettivamente delle illustrazioni accompagnate alla loro versione pre-coloring. Le rimanenti 305, però, contengono unicamente keyframe. Non fatevi quindi ingannare, perché se non vi interessa questo aspetto più “tecnico” fareste meglio a evitare il volume. Se invece, come me, siete curiosi di vedere cosa si celi dietro le folli sequenze di PSG sarà per voi una miniera d’oro.
Partiamo dall’amaro ricordo: “è tutto microscopico, fa schifo“.
All’epoca ero sicuramente inesperto, e vedere una quantità così elevata di immagini in così poco spazio deve avermi turbato parecchio. Ho detto il falso e mi ero sbagliato? No. In queste 300 pagine c’è una quantità a dir poco esorbitante di frame, più e meno importanti. Le sequenze minori sono, ovviamente, affastellate le une sulle altre in formati ridicoli (rettangolini di 2x3cm). Le scene più iconiche o comunque “di spessore” hanno invece il loro spazio riservato, arrivando a guadagnarsi quasi tre quarti di pagina per una sola immagine. Se contiamo poi che il volume è proposto in un comodo formato A4, potete ben immaginare quanto risaltino. I cut, numerati per ogni episodio, vengono proposti in ordine e riempiono fittamente le pagine. Col senno di poi, questo è un artbook che non consiglierei assolutamente a un “novizio”. La caoticità dei contenuti e l’horror vacui editoriale possono spaventare parecchio; penso proprio sia quel che è accaduto a me.
Oggi, dopo averne viste di cotte e di crude, dopo aver visto keyframe collection con vuoti siderali tra le immagini proposte, il mio parere in merito è sicuramente cambiato.
È un volume ricco, probabilmente trabordante, ma nella sua ingordigia permette di trovare effettivamente tutto quel che uno cerca. Al lettore X piace la scena #Y nell’episodio #Z? Perfetto, basta scorrere lungo le pagine e con altissima probabilità la scena sarà riportata su carta nelle sue molteplici componenti.

Come dicevo prima, ci troviamo di fronte a un formato A4 quindi c’è ampio margine per apprezzare le immagini. La carta non è lucida e le pagine si possono sfogliare senza alcun timore per le impronte digitali. La sovraccoperta nasconde dei cut della ED molto più carini di un artwork così “banale” e piatto. Il prezzo di 3000 yen e la sua assoluta reperibilità a distanza di anni lo rendono un acquisto da tenere in lista senza particolare urgenza ma, comunque, utile nel caso di ordini cumulativi et similia. Tenendo conto di quanto detto sopra, lo consiglio assolutamente (quanto può cambiare un’opinione!) e, nell’attesa di una seconda stagione *tutti ridono* vi auguro buona settimana!

Titolo originale: パンティ&ストッキングwithガーターベルト アニメーション原画集
Dimensioni: 297 × 210 × 12 mm
Peso: 758 gr.
Pagine: 320

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